Il forte Verena era considerato dagli austroungarici il "dominatore dell'Altipiano". La sua posizione a 2.015 metri, infatti, è decisamente sopra agli altri forti e permette una vista a 360° tra gli altipiani di Asiago, Vezzena, Lavarone.
Alle ore 4 del 24 maggio 1915 dal forte Verena partì il primo colpo di cannone da parte italiana sull'Altopiano dei Sette Comuni che diede inizio al Primo Conflitto Mondiale. La sua egemonia purtroppo durò poco: il 12 giugno, a soli venti giorni dall’inizio delle ostilità, un proiettile di mortaio da 305, opportunamente messo in campo dagli austriaci per smantellare le opere fisse italiane, riuscì a penetrare nella fortezza e uccise il Cap. Marchetti assieme a 40 uomini. Dopo un’ora dall’accaduto, un ignoto capitano fece riprendere il fuoco dai quattro pezzi, ma, preso ormai sotto il fuoco di batterie ben nascoste. Dopo qualche giorno il forte Verena venne abbandonato e utilizzato fino al 1916 come semplice osservatorio. Con l’offensiva austroungarica del maggio 1916 cadde in mano nemica e tale rimase fino alla fine della guerra. Due lapidi oggi ricordano il sacrificio della guarnigione italiana.